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Questo è il racconto di un film documentario, lo spazio di riflessione e accoglienza per quelle persone che hanno girato per due anni le zone rurali della Sicilia in modo da potere raccontare cosa succede “in campagna”, cosa succede a soggetti che sono diventati invisibili ai più, al mondo urbano e metropolitano: il coltivatore, il bracciante, l'operaio agricolo, ma soprattutto il bracciante straniero, uomo o donna, più uomini che donne, che invisibili lavorano, sopravvivono, o muoiono “in campagna” per due soldi.

In fase di post-produzione del film vogliamo raccogliere testimonianze, connettere esperienze e racconti anche diversi, continuare ad indagare questo mondo non come se fosse un mondo a parte da noi...

Il percorso de La terra (e)strema

venerdì 10 aprile 2009


Inizia nella primavera del 2007, a Cassibile, frazione a sud di Siracusa che ambisce a Comune, nota per la produzione di fragole e patate e per la presenza del centro di identificazione per richiedenti asilo. Sappiamo che da un paio d'anni succedono tra Cassibile e Avola fatti che che riguardano i migranti che si trovano in zona per la raccolta delle patate: verso la fine del periodo di raccolta a maggio e giugno, la gente del luogo sembra diventare intollerante verso la presenza dei migranti, insorge contro le amministrazioni locali, le amministrazioni locali insorgono contro altre e poi le altre contro il governo secondo una escalation da copione che porta puntualmente all'atto meschino e violento. Accampamenti di fortuna dei braccianti stranieri bruciati, insulti e a volte aggressioni contro i migranti nei centri dei paesi, e altro. Alfonso Di Stefano, che da Catania si è mosso più volte con la Rete Antirazzista Catanese per seguire le vicende, ci presenta

 Giampaolo e Pina, abitanti di Cassibile (ascolta intervista) che per due anni, in diverse puntate ci ospiteranno per seguire le vicende della raccolta delle patate, la vicenda surreale dell'accampamento finanziato dal ministero dell'interno alle porte del paesino, autorizzato come misura per emergenza abitativa dei rifugiati e richiedenti asilo presenti sul territorio e che viene però installato esclusivamente per il periodo in cui le aziende hanno bisogno di manodopera per la raccolta delle patate. Ci guideranno a capire il borgo come si è sviluppato anche attraverso la testimonianza dello zio Angelo Amore (senti alcuni audio dell'intervista), e a conoscere il Marchese di Cassibile proprietario ancora di ben il 30% circa di tutto il circondario, e che alla fine dopo tante promesse non ci rilascerà un'intervista. Questo è il luogo del nostro inizio, questi alcuni dei fatti che ci hanno spinto a raccontare con le immagini alcune storie che troverete sul promo del film. Il viaggio è continuato più a sud a Pachino e poi verso ovest a Vittoria, a Gela e su verso le terre del vino e dell'olio, Alcamo e Campobello di Mazara e poi San Giuseppe Jato... Aggiorneremo questo spazio del Percorso de La terra (e)strema raccontandovi di volta in volta ciò che è accaduto, le persone che ci hanno sostenuto e le persone che ci hanno parlato, cercando di inserire dei brevi file audio. Sono denunce a volte, di soprusi e sfruttamento, di connivenze e di isolamento, a volte storie di viaggio, a volte storie di tentativi di colpi di mano, di avventure...